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sabato 2 febbraio 2013

Acqua: Consiglio di Stato boccia le bollette, aumenti non coerenti con referendum

La Repubblica, Venerdì 1 Febbraio 2013

Saranno restituite ai cittadini le cifre legate ai maggiori esborsi pagati tra il 21 luglio e il 31 dicembre 2011.
Acqua: Consiglio di Stato boccia le bollette, aumenti non coerenti con referendum
Forum dei movimenti per l'acqua: "Abbiamo vinto"

ROMA - Le bollette dell'acqua "non sono coerenti" col quadro normativo uscito dal referendum del 12-13 giugno 2011. Lo dice in Consiglio di Stato in un parere reso all'Authority per l'energia, giudicando "in contrasto" col referendum il criterio della "adeguatezza della remunerazione dell'investimento" per determinare la tariffa. L'Authority dovrà tenerne conto per la adozione del nuovo sistema.

Il Consiglio di Stato ricorda in sostanza che il 7% di aumento sulle bollette, legato alla remunerazione del capitale investito, è stato applicato dal 21 luglio 2011 al 31 dicembre 2011 nonostante l'esito referendario.

Toccherà ora all'Autorità per l'energia decidere il criterio per rimborsare ai cittadini le cifre in più pagate e, a quanto pare, è probabile che invece del conguaglio, ci sarà una restituzione secca. "Abbiamo vinto, non si possono fare profitti sull'acqua - afferma il Forum dei movimenti per l'acqua commentando il parere -. Questa volta a darci ragione è il parere del Consiglio di Stato sulla tariffa: le bollette che i gestori consegnano ai cittadini sono illegittimamente gonfiate e non rispettano la volontà referendaria espressa da 27 milioni di persone". L'Autorità per l'energia "incaricata di formulare la nuova tariffa all'indomani del Referendum, aveva chiesto un parere al Consiglio di Stato sulla remunerazione del capitale investito, ovvero il profitto garantito del 7% presente nelle bollette". La risposta ha confermato "quanto precedentemente affermato dalla Corte Costituzionale: dal 21 luglio 2011, data di proclamazione della vittoria referendaria, la remunerazione del capitale investito doveva cessare di essere calcolata in bolletta". Per questo "quello che i cittadini hanno pagato è illegittimo e i soggetti gestori non hanno più alibi: devono ricalibrare le bollette". Quanto scritto dal Consiglio di Stato - osserva ancora il Forum - "delegittima le scelte che hanno guidato l'Authority nella formulazione della nuova tariffa, emessa un mese fa, in cui la remunerazione del capitale investito viene reintrodotta sotto mentite spoglie".

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Anche a Cori (LT), la nostra associazione, costituita parte del Comitato per l'Acqua Pubblica sul nostro territorio, dall'aprile del 2012 Si è battuta per il rispetto dell'esito referendario. Abbiamo compilato oltre 160 domande di Rimborso da parte degli utenti nei confronti di Acqualatina, inviate per conoscenza anche all'ATO 4 e al comune stesso.
Nell'indifferenza di chi si è già arreso e pensava fosse una battaglia persa;
nella paura di chi non ha mai decurtato le bollette per non vedersi arrivare chissà quale cartella esattoriale (tipo paura della strega o degli orchi nel medioevo ormai);
nel totale servilismo delle nostre istituzioni a tutti i livelli e nell'incapacità delle amministrazioni di prendere in mano la situazione (che ci vanno a fare a governare?)
Attraverso tutto questo ed altro ancora siamo passati e ci siamo sporcati le mani, senza chiedere NULLA in cambio, solo per amore della giustizia, quella vera. Per essere un pò più sovrani, un pò più degni e rispettati.

Aspettando con speranza che venga la fine del cattivo regno, continuiamo a servire la nostra comunità.

Venite a trovarci allo sportello per la cittadinanza attiva al Comune di Cori il giovedì mattina dalle 9:30 alle 13:00 per presentare il reclamo di rimborso edecurtare dalle bollette il pizzo del 7 %.

Un bel tratto di via è sgombro, ora c'è più spazio per tutti, ma il cammino è ancora lungo.