"Luce e gas, schediamo i morosi"
l'Authority propone una lista nera
Un registro dei cattivi pagatori dove segnare chi non salda le bollette di elettricità e gas. È questa la proposta dell'Autorità per l'energia contenuta in un documento approvato dalle Commissioni X di Camera e Senato. Immediate le proteste delle associazioni dei consumatoridi MONICA RUBINO
Tutelare le aziende. Con l’idea di istituire il registro dei cattivi pagatori l’Autorità per l’energia elettrica e il gas si propone di tutelare meglio le aziende del settore energetico dalla crescente morosità degli utenti. Tra i vari strumenti all’esame c’è la revisione al rialzo dell’importo del deposito cauzionale e, appunto, il “Registro dei morosi del servizio elettrico e gas”, in sigla BICSE, che compare a pagina 5 del documento in una postilla. Nella nota si rimanda a un
precedente testo, risalente ad agosto 3, in cui si spiega nel dettaglio il funzionamento della lista nera.
La protesta delle associazioni. I rappresentanti dei consumatori si sono immediatamente schierati contro l’iniziativa. “Se questo sistema dovesse essere introdotto, tutti cittadini che per vari motivi non risultino aver pagato una bolletta, rischiano di finire nella banca dati dei cattivi pagatori, con tutte le conseguenze del caso come ad esempio l’impossibilità di attivare nuove utenze o cambiare venditore. Lo stesso accadrebbe per le imprese”, fanno sapere in una nota congiunta Assoutenti, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Mdc, Movimento Consumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori e Unc.
Le associazioni hanno anche scritto alle Commissioni X di Camera e Senato, chiedendo di essere ascoltati per evitare l’introduzione nel nostro paese della banca dati dei morosi. E richiamando invece l’attenzione sulle criticità che assillano l’utenza. "La vera necessità nel settore dell’energia - spiegano i consumatori- è porre un freno alle pratiche commerciali scorrette, alle fatturazioni sballate, a quelle emesse con dati di consumo solo stimati e non effettivi, più volte denunciati all’Antitrust, all’Autorità energia e al Garante della privacy, e che generano numerosi contenziosi con i clienti finali".
fonte: http://www.repubblica.
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