Tratto da: http://acquapubblica.altervista.org/spip.php?article73
In occasione della riapertura degli uffici del gestore privato
Acqualatina (ATO4) alcuni cittadini ed i componenti del Comitato
Acquapubblica Anzio-Nettuno hanno effettuato un flash-mob murando
l’entrata degli uffici stessi. La “murata” è stata effettuata in maniera
simbolica, adoperando pannelli di polistirolo, sono stati affissi
cartelli che invitavano gli utenti a boicottare il gestore privato
effettuando il ricalcolo della bolletta decurtandole il -7% (come
previsto dal risultato referendario del giugno 2011) aderendo così alla
Campagna di obbedienza Civile, iniziativa promossa a livello nazionale
dal Forum dei Movimenti per l’Acqua.
Dopo gli accertamenti effettuati dalle forze dell’ordine (i quali non
hanno registrato alcuna infrazione) , i manifestanti si sono spostati
sulla strada laterale (Via S.Barbara) e attraversando ripetutamente le
strisce pedonali hanno continuato a volantinare la loro denuncia agli
automobilisti di passaggio, sottolineando l’immobilità dei sindaci delle
due cittadine nei confronti dell’ato 4 e del di Acqualatina S.p.A.
rispetto all’allarme, ancora irrisolto dell’arsenico; in barba agli
impegni presi con la Comunità Europea ed ai danni della salute di tutti i
cittadini.
Comunicato stampa del 26-11-2012
Il giorno 22 novembre scorso, presso la sede di Acqualatina S.p.a.di
Via della Primule a Nettuno, in occasione della riapertura degli
uffici, alcuni cittadini ed i componenti del Comitato Acquapubblica
Anzio-Nettuno hanno effettuato un flash-mob “murando” simbolicamente
l’entrata degli uffici stessi con l’affissione, di cartelli che
invitavano gli utenti a boicottare il gestore privato del Servizio
idrico, in applicazione di quanto previsto dal risultato referendario
del giugno 2011, aderendo così alla Campagna di obbedienza Civile,
iniziativa promossa a livello nazionale dal Forum dei Movimenti per
l’Acqua.
Dopo gli accertamenti effettuati dalle forze dell’ordine (i quali non
hanno registrato alcuna infrazione) , i manifestanti si sono spostati
sulla strada laterale (Via S.Barbara) e attraversando ripetutamente le
strisce pedonali hanno continuato a volantinare la loro denuncia agli
automobilisti di passaggio.
Con questa iniziativa si intende denunciare per l’ennesima volta
l’immobilità ingiustificata dei sindaci di Anzio e Nettuno nei
confronti dell’ATO 4 e del gestore Acqualatina S.p.A. che, ancora una
volta, infischiandosene della tutela della salute dei cittadini, non
prendono nessun provvedimento né per l’abbattimento della tariffa idrica
in applicazione della nuova normativa scaturita dai referendum del 12 e
13 giugno 2011, né rispetto all’allarme, ancora irrisolto
dell’arsenico; in barba agli impegni presi con la Comunità Europea che
scadranno il 31 dicembre di quest’anno. Dal primo gennaio del 2013
l’acqua della rete idrica potrebbe non essere più potabile e i sindaci Chiavetta e Bruschini
restano a guardare in attesa che avvenga il miracolo di Natale: la
sparizione dell’arsenico e degli altri inquinanti dall’acqua che
beviamo.
Consapevoli che il problema sia solo di carattere politico, i
cittadini sono stanchi di essere presi in giro e che la volontà espressa
nel voto referendario ancora non sia stata applicata. Quando ormai la
“macchina” elettorale ha preso il via, ci chiediamo per quale motivo si
debba ancora votare per candidati che non hanno nessuna intenzione di
provvedere ai bisogni della comunità.
Evidentemente gli scopi elettorali dei futuri candidati al governo
della città sono diversi dalle richieste e dalle aspettative degli
elettori. Pertanto l’unico strumento che i cittadini hanno disposizione
è quello di fare da soli, organizzandosi nella protesta e aderendo alla
campagna “obbedienza civile”, che oggi ha già portato
più di mille famiglie di Anzio e Nettuno, centinaia di migliaia in tutta
Italia, a ricalcolare le bollette idriche pagando quello che prevede la
legge.
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